Un presupposto è una condizione dalla cui esistenza o fondatezza dipende il conseguimento di un risultato di ordine logico o pratico (es: oggi ho lavato la macchina; presupposto: ho una macchina).
i presupposti sono molto importanti nella costruzione del nostro linguaggio ed è fondamentale allenarsi a riconoscerli, per evitare che altri ci carpiscano attraverso essi delle informazioni che noi non vogliamo dare. Anni fa un politico (che qui chiamerò X) si rivolse a me per un percorso di coaching. Dopo qualche mese un suo collega di partito mi incontrò e mi chiese:
”Tosto X come cliente, vero?”
Una mia risposta affermativa o negativa avrebbe implicitamente ammesso che io avessi lavorato con il politico X, ed era probabilmente proprio questo che il collega di partito voleva appurare. Se mi avesse chiesto direttamente se avessi lavorato con il politico X sarebbe stato facilissimo per me scoprire le vere intenzioni dell’interlocutore, farmi la domanda attraverso un presupposto è stata una mossa molto astuta.
Vediamo alcuni altri esempi di presupposti “subdoli”:
”Hai notato se stamattina è passato il camion della nettezza urbana sotto casa tua”? In realtà quello che voglio sapere è se hai dormito a casa tua o no.
“Quando metti le corna al tuo compagno o alla tua compagna ti senti in colpa”? In realtà quello che voglio sapere è se metti le corna al tuo compagno o alla tua compagna.
”Stamattina c’era traffico nella strada che porta fuori città”? In realtà voglio sapere se sei andato a parlare con un cliente che vive fuori città.
Tutti questi esempi dimostrano che è importantissimo che ci alleniamo a riconoscere questi trucchetti, per evitare di rispondere implicitamente, attraverso dei presupposti, a delle domande cui mai vorremmo rispondere.