Stanotte alle 3.20 ora italiana si gioca la finale nazionale di basket universitario tra i Baylor Bears e i Gonzaga Bulldogs. I Gonzaga Bulldogs arrivano alla finale con un record di 31 vittorie e 0 sconfitte e, in caso di vittoria, possono diventare la prima squadra a chiudere la stagione imbattuta dopo i mitici Indiana Hoosiers di coach Bobby Knight del 1976.
I Gonzaga Bulldogs giocano a Spokane, una piccola e freddissima cittadina vicino a Seattle, nello stato di Washington. Nessuno riesce a spiegarsi come una cittadina così piccola sia riuscita a dominare il basket universitario americano negli ultimi 20 anni, unica squadra a raggiungere le Sweet Sixteen negli ultimi 6 anni. Tutte le estati le menti più brillanti del basket americano si recano a Spokane per cercare di carpire e copiare i segreti di un successo di portata così clamorosa, ma nessuno riesce a replicare il modello dei Bulldogs.
Una delle chiavi del successo dell’Università di Gonzaga è quella di aver creato un ambiente che trasuda fiducia da tutti i pori, con tutti gli attori coinvolti nel progetto maniacalmente focalizzati sul miglioramento del programma di training. Un particolare molto interessante è che la dirigenza dei Bulldogs ha cercato di far respirare un clima vincente ai giocatori anche in periodi di vacche magre: i giocatori selezionati venivano accolti in limousine, anche se le casse dell’Università non potevano permettersi le spese di una limousine; per la dirigenza era fondamentale che tutti respirassero l’aria che prima o poi sarebbe stata abituale a Spokane. Davvero delle menti brillanti, capaci di creare enorme sinergia attorno a un progetto e di festeggiare quello che ancora non avevano ottenuto, per stimolare e far avverare il prima possibile una mentalità vincente. Onore ai Gonzaga Bulldogs, comunque vada stanotte.