Omicidi-suicidi

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Quanto sarebbe bello se i colpevoli fossero fuori da noi! Potremmo assolverci totalmente attribuendo a qualcuno o qualcosa tutte le nefandezze possibili e immaginabili. Purtroppo (anzi, per fortuna) la realtà è ben diversa, non ci sono i buoni e i cattivi, solo persone diverse che convivono dentro di noi. Per questa ragione sparare a zero sul presunto nemico equivale a sparare contro una parte di noi.

Prendiamo l’annosa diatriba pro vax- no vax. Sono certo che non esista sulla faccia della terra una (dico una) persona vaccinata che non si sia chiesta con un po’ di timore cosa si stesse iniettando in corpo. Sono altrettanto certo che non esista sulla faccia della terra una (dico una) persona non vaccinata che non abbia mai avuto un pizzico di timore per quello che potrebbe succedere. Cosa significa questo? Che i pro vax e i no vax sono presenti dentro ognuno di noi (entrambi!). La differenza sta nelle proporzioni: per qualcuno la proporzione tra pro vax interni e no vax interni è 99-1, per altri 80-20, per altri 60-40, per altri 50-50, per altri 40-60, per altri 20-80, per altri 1-99.

La cosa importante è che non esiste chi abbia 100-0, né chi abbia 0-100.

Questo cosa significa? Che quando spariamo a zero sulla parte opposta di fatto stiamo sparando a zero contro la nostra minoranza interna. La nostra minoranza interna (in quanto minoranza) non avrà le forze per reagire, ma questo non vuol dire che scompaia. Resterà a tramare in silenzio e nell’ombra fino a quando non troverà le forze per uscire allo scoperto e vendicarsi. E in quel momento saranno dolori!!! Più ci accaniamo contro la parte avversa più stiamo mortificando la nostra minoranza interna, e quindi alimentando il suo risentimento.

Sento di pro vax che vorrebbero riaprire i campi di concentramento per ripulire l’umanità di tutti gli untori manzoniani, così come sento di no vax che vorrebbero riaprire le cliniche psichiatriche per rinchiudervi tutti i rincretiniti che si sono bevuti il cervello credendo alle informazioni di regime. Con questi discorsi stiamo solo sparando verso noi stessi e preparando il terreno per le vendette di domani della minoranza.

La cosa interessante è che questo capita per tutto!!! Quando ci scagliamo violentemente e in maniera molto giudicante contro qualcuno o qualcosa di fatto ci stiamo suicidando, perché stiamo rivolgendo l’arma contro di noi e preparando il terreno per le vendette di domani. L’unica strada percorribile è quella di far sedere entrambe le parti a un tavolo di conciliazione. Per poter conciliare posizioni contrapposte bisogna però avere l’umiltà di stare a sentire il punto di vista altrui, senza pensare di avere la verità in tasca, e questo per molti è difficile: è più facile sparare a zero senza sapere una mazza. Sarà la vita a presentarci il conto.

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C’è una fiammella di luce dentro ognuno di noi che brilla. E’ nostra responsabilità trovarla ed alimentarla: nessuno al mondo verrà mai a cercarla, semplicemente perché nessuno al di fuori di noi ne conosce l’esistenza. La nostra fiammella è unica ed inimitabile e quando la facciamo brillare diamo un senso profondo alla nostra esistenza e creiamo le condizioni affinchè anche altre fiammelle attorno a noi brillino. Amo mettere le mie competenze al servizio di chi sceglie di valorizzare la sua fiammella e di mostrare al mondo la sua luce.

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