Ieri è stato chiesto a un famosissimo scrittore se ha sfruttato questo periodo di isolamento per scrivere e lui ha risposto che con l’ansia di questi mesi era impossibile riuscire a scrivere.
Vorrei sottolineare che in questi due mesi io ho scritto il mio primo romanzo. Non sarò certamente il nuovo Ken Follett, ma vi assicuro che sono molto soddisfatto della mia creatura e ho tirato fuori dal profondo della mia anima qualità che non pensavo neanche di avere. Una grande qualità però me la riconosco: sarei andato avanti come un caterpillar anche se qualche Solone avesse dichiarato pubblicamente che riuscirci sarebbe stato impossibile. Vi scrivo questo perché sono fermamente convinto che dentro ognuno di noi ci siano tesori inestimabili che aspettano solo di essere scoperti e questa pandemia ci esorta a trovarli e valorizzarli.
Certo, l’ideale sarebbe che i guru delle varie professioni non spacciassero per verità assolute le loro opinioni soggettive. Vi immaginate che effetto potrebbe avere su un aspirante cantante un Bruce Springsteen che dichiarasse che in questo periodo è impossibile cantare, o su un aspirante attore un Robert de Niro che dicesse che è impossibile recitare?
Io ho tirato fuori il meglio di me quando un guru della scrittura ha dichiarato pubblicamente non che lui non è riuscito a scrivere, ma che era impossibile scrivere. E voi? Quale tesoro state per portare alla luce, in barba a chi dice che tesori in questo periodo non ce ne sono? Turiamoci tutti le orecchie e tiriamo fuori la nostra unicità, sperando che quanto prima qualcuno si turi un pochino la bocca.